Presentati cibi stravaganti (e non)
Expo 2015 con i suoi 137 paesi partecipanti ha una vasta scelta di piatti tipici da offrire ai milioni di visitatori che stanno accorrendo a scoprire questo evento mondiale. Ovviamente per chi è abituato alla migliore cucina al mondo può sembrare che molte delle pietanze presentate siano alquanto “stravaganti”.
Thailandia: Non è un insetto. Si tratta invece del taro: un tubero simile alla patata. È disponibile come dessert con l’aggiunta di latte di cocco (costo 2 euro) e in versione spuntino (chips, costo 2,20 euro). Al padiglione orientale si possono sperimentare con le varianti litchi (ciliegie cinesi). Da provare è anche il rambutan sciroppato (3,50 euro a confezione).
Olanda: Questo Paese ci ha sempre abituato a continue innovazioni, e questa volta non è da meno. Nel padiglione Olanda si può gustare uno speciale hamburger di colore verde… Ma non è come si potrebbe pensare a base di marijuana, questo panino è fatto interamente di alghe. Anche la salsa ovviamente è ricavata dalle alghe. Viene definito il cibo del futuro. Costa 9,50 euro
Giappone: Chi vuole provare l’ebbrezza di mangiare un piatto (potenzialmente) mortale, può dirigersi al padiglione Giappone. Cucinato da chef esperti e autorizzati è possibile assaggiare un sashimi di pesce palla in perfetta sicurezza, tranne che per le proprie finanze, costa 120 euro!
Zimbabwe: Di certo non è pericoloso da mangiare, ma per i più curiosi all’interno del padiglione Zimbabwe si potrà gustare la bistecca di coccodrillo. Chi l’ha assaggiata dice che la carne è molto tenera e assomiglia a quella di maiale.
Cambogia: Grande produttore di Palma, ma questa volta non viene proposto l’olio, piuttosto il vino di palma. Si ricava estraendolo dal tronco della palma e spillando letteralmente in un contenitore il liquido che fuoriesce dall’incisione. Questo viene poi fatto fermentare. Prezzo 19 euro.
Cina e Vietnam: Per i più curiosi, (ma molto insolito per i gusti occidentali), si possono visitare i padiglioni di Cina e Vietnam. Propongono vino di serpente. Viene preparato inserendo il corpo di un rettile in un infuso a cui si aggiunge anche Whisky. Viene bevuto tutto di un sorso, la bevanda è molto forte e dal retrogusto “pungente”.
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