Mal di testa Caffè sì o no?
Non per tutti il caffè è un alleato contro il mal di testa. La relazione tra caffè e mal di testa è contrastante: se è vero che troppe tazzine possono facilitarne gli attacchi, è anche vero che una drastica riduzione di caffeina, bevuta più di frequente durante i giorni lavorativi per prendersi una pausa o vincere la sonnolenza, provoca la cosiddetta “cefalea da weekend”.
Un rapporto contrastante che si spiega anche col fatto che esistono tanti tipi di dolore (cefalea tensiva, a grappolo, emicrania, pulsante o no, con aura o no, etc) su ognuno dei quali il caffè può avere effetti differenti.
Le persone affette da mal di testa occasionale trovano sollievo bevendo una tazza di caffè forte non zuccherato, senza bisogno d’altro. L’effetto benefico è dovuto alla lieve azione vasocostrittrice sulla circolazione del sangue, che restringe le arterie del cranio che in alcuni mal di testa si dilatano eccessivamente. E questo spiega perché “la tazzullela” piace a molti non solo per la soddisfazione del palato, ma anche per gli effetti su attenzione, concentrazione e dolore.
Da tempo la farmacologia sfrutta l’effetto coadiuvante della caffeina come antidolorifico. I ricercatori hanno scoperto che la caffeina funziona nell’attacco acuto di emicrania, caratterizzata da una sintomatologia dolorosa intensa, unilaterale e pulsante. Molti medicinali uniscono infatti il potere di una molecola analgesica e antinfiammatoria di sintesi con quello della caffeina che facilita l’assorbimento dei farmaci, perché passa nel sangue velocemente, tra i 40 e i 90 minuti.
Attenzione però al consumo cronico ed eccessivo. La caffeina si trova in tante bevande, dal tè agli energy drink, fino alle bevande a base di cola e il consumo smodato di questa sostanza dall’effetto stimolante sul sistema nervoso centrale può scatenare attacchi emicranici. In generale, 300-400 mg di caffeina quotidiana sono una quantità ragionevole per tutti, considerando che il contenuto medio di una tazza di espresso e per la moka è di 60-120 mg (35-50 ml).
Chi soffre di mal di testa quindi dovrebbe determinare la risposta personale al caffè e decidere se utilizzarlo come supporto non farmacologico o evitarlo in maniera preventiva.
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