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Osteopatia e la sindrome dello stretto toracico superiore

Autore: a cura del dott. Silvio Giglio | Pubblicato Agosto 2019 in Salute

La sindrome dello stretto toracico è il nome dato a diversi problemi simili che coinvolgono la compressione dei nervi e dei vasi sanguigni della zona cervico-dorsale.
Essa è una malattia complessa ma relativamente comune, si stima che interessi l’8% della popolazione. Tipicamente, si presenta come una combinazione di diversi sintomi agli arti superiori.
All’interno della comunità medica, la sindrome dello stretto toracico non è ben compresa e porta una grande quantità di polemiche e di disaccordo sul modo migliore per trattarla.
Questa sindrome può causare dolore e intorpidimento alla spalla, braccio e mano. Testare la sindrome dello stretto toracico è difficile, perché non esiste un test specifico per diagnosticare con precisione questa sindrome, e varie altre patologie possono avere sintomi simili.
Essa è causata da un conflitto neuro-vascolare all’interno dello stretto toracico – un tunnel anatomico che funge da passaggio tra torace, collo e arti superiori. Le strutture che attraversano lo stretto toracico sono l’arteria e la vena succlavia, il plesso brachiale e il dotto toracico. I sintomi possono derivare dall’occlusione di una qualsiasi o di tutte le strutture.
Tipi di sindrome dello stretto toracico:
Neurogena: come suggerisce il nome, questo tipo è dovuto alla compressione dei nervi che compongono il plesso brachiale. Diciannove su venti persone affette da sindrome dello stretto toracico hanno la forma neurogena, che a volte può essere così grave da causare atrofia nel muscolo del palmo della mano, alla base del pollice. Tuttavia, prima che l’atrofia prenda atto, la maggior parte delle persone con questa sindrome neurogena si lamentano di intorpidimento e/o formicolio alla mano e alle dita; è frequente anche la debolezza nella presa. A volte, la mano potrà essere pallida o fredda senza alcun motivo apparente. Tutto ciò è spesso associato a dolore sordo o indolenzimento al collo, spalla, braccio o nella zona sotto ascellare. Vi possono essere crampi muscolari dell’avambraccio e difficoltà con le abilità motorie. Questo tipo di sindrome può essere causato da adesioni della fascia.
Arteriosa: è causata dalla compressione dell’arteria succlavia, che corre sotto la clavicola; essa rappresenta solo il 5% dei casi. Le persone con il tipo di sindrome dello stretto toracico arteriosa tendono a lamentarsi di cambiamenti del colore della mano, cianosi, assenza di polso e braccio freddo al tatto, pressione arteriosa del braccio coinvolto maggiore di 20mmhg. In alcuni casi più importanti, vi può essere diplopia, visione doppia e altri disturbi visivi, oltre a vertigini, svenimenti, perdita dell’udito ecc.
Venosa: è causata dalla compressione della vena succlavia, che corre sotto la clavicola. I segni specifici della sindrome dello stretto toracico venosa sono: pallore del braccio coinvolto, polso debole o assente, freddo al tatto. I sintomi principali sono: parestesia, formicolio, pesantezza ed indolenzimento del braccio, edema della mano e delle dita e distensione delle vene superficiali della spalla e del tronco.
Spesso, se la prima costa si sposta verso l’alto o si fissa, può comprimere i nervi, le arterie o le vene adiacenti, causando intorpidimento, formicolio e/o dolore nel braccio. La muscolatura, come ad esempio gli scaleni anteriori, possono diventare ipertonici, premendo così anche loro su queste strutture sensibili che causano i sintomi della sindrome.
L’osteopata esaminerà e palperà la funzione e la mobilità della prima costa e la giunzione cervico-dorsale a livello vertebrale, per assicurarsi che abbiano una biomeccanica corretta. In più, l’osteopata valuterà l’intero assetto posturale del paziente, per ricercare disfunzioni osteopatiche in altri distretti anche lontani dallo stretto toracico, ma che possono influenzarlo. Con la correzione osteopatica, gli eventuali problemi biomeccanici e funzionali con le coste e con i muscoli ipertonici vengono risolti, e così la causa alla base del disturbo allo stretto toracico può essere eliminata.
I trattamenti osteopatici possono iniziare con tecniche per sciogliere i muscoli contratti e le articolazioni rigide o poco mobili attorno ai nervi e vasi compressi. Per aiutare a ripristinare la normale mobilità, possiamo consigliare esercizi di stretching.
Gli osteopati possono anche aiutarvi a trovare il modo di gestire il vostro dolore ed evitare problemi futuri. Un lavoro muscolare ed articolare profondo viene eseguito per aiutare la lisi di tessuto cicatriziale e aderenze che si possono formare nei muscoli e tendini della zona interessata. L’osteopata vi consiglierà esercizi specifici e funzionali alla vostra condizione biomeccanica, per rafforzare i muscoli della spalla e la parte superiore dorsale, oltre a esercizi per allungare i muscoli nella parte anteriore del torace e delle spalle.
Il programma di esercizi svolti a casa è essenziale per il trattamento della sindrome dello stretto toracico. Questo è vero anche se la causa del vostro problema sia un’anomalia nelle ossa e nei muscoli.
L’osteopata può inoltre raccomandare alcuni semplici modi per aiutare a combattere la sindrome dello stretto toracico:
Diminuire la tensione della cintura di sicurezza all’altezza della spalla.
Prendere periodi di riposo per evitare l’affaticamento.
I pazienti in sovrappeso dovrebbero cercare aiuto con la perdita di peso, e soprattutto le donne con seni grandi possono trarre vantaggio dall’utilizzo di un reggiseno senza spalline.
Evitare il sollevamento di carichi pesanti, tirando o spingendo e sollevando.
Gestire lo stress. Respirazione rapida e stress costante possono peggiorare i sintomi.
Evitare di guardare in su, piegando il collo o la schiena, o tenendo le braccia in alto per lunghi periodi.
Evitare di portare borse o sacchetti sulla spalla colpita.

Dott. Silvio Giglio
Fisioterapista Osteopata D.O.m.Ro.I
II Trav. S.Michele 7 - Piano di Sorrento
Cel. 338. 83.17.708