La prima domanda da fare è: come è cresciuto il nostro debito pubblico?
Partiamo da un dato fondamentale il sistema pensionistico dovrebbe essere sempre autonomo (autosufficiente) e, quindi, avere una propria contabilità senza essere soggetto ad “aiuti” economici dello stato.
Alla fine degli anni 50 in Italia il nostro debito era di soli 30 miliardi di lire e per far crescere l’economia interna (PIL prodotto interno lordo) si cominciò a pensare alla realizzazione di grandi opere pubbliche (che al tempo mancavano) come acquedotti, ponti, ferrovie, navi da trasporto e autostrade (la prima vera e grande autostrada al mondo iniziata nel ‘56 e finita in soli otto anni nel ‘64 fu l’“Autostrada del Sole” Napoli-Milano) infine la spinta dovuta alla numerosa edilizia. Tutto questo gran lavoro fece si che la ricchezza del paese crescesse velocemente (boom economico Italiano degli anni 60/70). Ma mentre si cresceva e si creava ricchezza, incominciava a lievitare il debito pubblico anche se ben tutelato dagli introiti delle tasse dovuto al notevole PIL (ricchezza interna).
Arrivati agli anni 80 e fino agli anni 90 (dal 1981 al 1993) il nostro debito RADDOPPIA. Perché?
Era il periodo dei tanti governi Andreotti e Rumor quando si cominciò a pensare come “mantenere” la ricchezza degli Italiani anche se in periodi di minore crescita economica (PIL) e di minori incassi di tasse (incomincia la grande evasione da parte degli Italiani). Il tutto gestito dai consensi e da un inizio di malcostume generalizzato (esempi: pensioni baby e ai parlamentari dopo solo 5 anni, tensioni politiche, alcuni intrecci con malavita ecc. ecc.).
Il popolo Italiano, non volendosi ravvedere, incominciò a comprendere che poteva pretendere “attenzioni” e “ricompense” dalla politica con il “voto di scambio”. A tutto questo vanno ad aggiungersi i grandi movimenti sindacali dell’epoca che portarono notevoli benefici ai lavoratori ma fecero aumentare a dismisura le ore di sciopero e quindi la conseguente lievitazione del costo del lavoro, in un momento in cui l’Italia colpita dalla crisi petrolifera aveva grandi problemi economici.
Dove prendere i soldi per un debito pubblico che deve crescere a dismisura pur di accontentare il popolo?
Negli anni 70 e oltre il popolo più risparmiatore del mondo era Italiano. Si pensò, quindi, ad un investimento del debito pubblico che avesse tre prerogative fondamentali: breve durata, interessi alti, semplice da capire. Così, nel 1977, nacque il B O T.
Grande successo che portò ad impennare ulteriormente il relativo debito con un picco di spaventosa crescita (negativa) sino al 1994.
-Come pagare tutti questi interessi e onorare un debito pubblico che non riusciva più a diminuire?
Il paese Italia dal 1996 può essere paragonato ad una famiglia che incassa una cifra di 2.000.000 di lire al mese ma per i debiti ne deve spendere circa 1.900.000 POI DEVE AGGIUNGERE TUTTE LE SPESE CORRENTI PER SOSTENERSI. Impossibile? Quindi?
Si aumentarono prima le tasse in maniera smisurata, poi, finalmente, si incominciarono a tagliare le spese.
Chiaro che un paese che aveva fondato la Sua ricchezza soprattutto sul debito, con questi accorgimenti (aumento delle tasse e diminuzione delle spese) fece crollare il proprio prodotto interno lordo (ricchezza) con le conseguenze che ben conosciamo. Aggiungiamo che molti di questi provvedimenti sono stati parzialmente giusti ma tendenzialmente hanno bisogno di tempi molto lunghi per cominciare a vedere i benefici.
I problemi principali sono ancora 2 e non sono ancora risolti:
1) Riduzione dell’evasione (tra le più alte del mondo);
2) Eliminazione della criminalità organizzata (con un enorme giro di affari illeciti in nero e spesso deleteria alla proliferazione della imprenditoria privata).
Affrontare questi due punti significherebbe, di conseguenza, creare una riparametrazione delle tasse con la relativa riduzione delle aliquote e portare il nostro paese al livello di quelli più progrediti e ricchi. Tante manovre per ridurre il debito pubblico sono state fatte e se ne faranno ancora ma i 2 (due) punti principali rimangono quelli sopra elencati
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