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Alfonso Caputo: Taverna del Capitano

Autore: Stefania Ricciardi | Pubblicato Dicembre 2015 in Attualità

Nella cucina c’è tutto: la storia e la civiltà

Alfonso Caputo nasce a Piano di Sorrento il 2 dicembre 1970 da una famiglia di ristoratori, il padre Salvatore e la madre Grazia, i fondatori de la Taverna del Capitano a Marina del Cantone nella penisola sorrentina. Si diploma come ragioniere ma le sue vere passioni sono la pesca e la cucina. Così, decide di impegnarsi in varie esperienze presso ristoranti di alto livello in Italia e all’estero. Il primo lavoro lo ottiene a Milano presso lo chef italiano più noto nel mondo ed il fondatore della “nuova cucina italiana”, Gualtiero Marchesi, tre stelle Michelin, dove rimane dal 1988 fino alla fine del 1989. Nel 1990 si reca in Francia, a Evian, dove entra nella brigata del Relais Chateau “La Veriaz”, 1 stella Michelin, mentre nel 1992 lavora a Vonnas in Francia presso lo chef Georges Blanc, 3 stelle Michelin. Prosegue la sua formazione arrivando a Roma nel 1992 presso il ristorante Relais Le Jardin dell’Hotel Lord Byron, 2 stelle Michelin, dove rimane fino al 1994. Rientrato a Marina di Cantone, prende la guida della cucina del ristorante di famiglia dopo che, per molti anni, era stato appannaggio di sua madre Grazia. L’anno successivo, il 1995, viene subito premiato con il conferimento della prima stella Michelin. Il suo cammino non si ferma e, da allora, il Gambero Rosso nel 1997 lo indica come Chef Emergente ed Edoardo Raspelli lo definisce il miglior cuoco d’Italia dalle pagine del quotidiano “La Stampa”. Il Comune di Massa Lubrenze gli assegna un'onoreficenza civica per aver proiettato oltre i confini nazionali le capacità e l’iniziativa imprenditoriale degli operatori massesi. Paolo Marchi lo cita come miglior giovane chef nella guida “Tutto pesce” e nel 2006, 2007, 2008 e 2009 lo invita come relatore al convegno “Identità Golose”. Nel frattempo la struttura entra nell’associazione Le Soste e la Guida Ristoranti de L’Espresso di Enzo Vizzari gli assegna il miglior punteggio della Campania, contribuendo a far diventare la Taverna del Capitano un luogo che vale il viaggio. Nel 2006 Alfonso Caputo pubblica il suo primo libro: le Zuppe.  ed. Bibliotheca Culinaria. Nel 2007 la sua cucina ottiene l’ambito riconoscimento della seconda stella Michelin solo un altro prima di lui in Campania.
Nel 2008 riceve il massimo riconoscimento sulla guida Veronelli con il Sole. Nel 2010 pubblica il secondo libro edito da Gribaudo "Alfonso Caputo il gusto del mare alla Taverna del Capitano". Nel 2015 la Guida Ristoranti de L’Espresso di Enzo Vizzari gli assegna il punteggio 17,5/20.

TAVERNA DEL CAPITANO: 

Ogni giorno alla mia tavola celebriamo la varietà della cucina Campana che è cucina di natura, stagioni, ingredienti e territorio.
Attraverso il rispetto e la valorizzazione delle materie prime e della tradizione, posso garantire una memoria storica ai giovani che li leghi al passato e apra una strada verso il futuro. Il mio imperativo è rispettare i prodotti del luogo, seguendo il più possibile la stagionalità entrare in sintonia con l’ambiente circostante, vivere in simbiosi con esso: solo così possiamo avvicinarci al giusto modo di rappresentare la cucina mediterranea. Per questo meritano un ringraziamento particolare i pescatori della baia di Marina del Cantone Agostino, Amerigo e Antonio; i contadini delle campagne di Scafati, Gragnano e Massa Lubrense Vincenzo, Rosalia e Menicuccio; gli allevatori Mario, Antonio e Enzo del casertano, dell’avellinese e del beneventano per tutto ciò che ogni giorno ci offrono, che ci arricchisce di conoscenze, profumi e sapori.