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Paura a Manhattan. Forte esplosione a New York almeno 29 feriti.

Autore: di Giuseppe Sarcina, corrispondente da New Yorkdi Giuse | Pubblicato Settembre 2016 in Attualità

Esplora il significato del termine: Un boato, una grande nuvola di fumo nel centro di Manhattan. Un ordigno è esploso alle 20.30 nella zona di Chelsea, tra la 23ª strada e la Sesta Avenue. Al momento il bilancio è di 29 feriti, uno in gravi condizioni. Il sindaco Bill de Blasio, arrivato sulla scena dell’esplosione, ha dichiarato che «si è trattato di un atto intenzionale, ma che allo stato attuale delle indagini non ci sono evidenze che lo colleghino al terrorismo». Un paio d’ore più tardi gli artificieri hanno trovato una seconda bomba quattro isolati più a nord, in un Dodge Caravan parcheggiato sulla 27ª strada, tra la Sesta e la Settima Avenue. Il dispositivo somiglia a una pentola a pressione simile a quella utilizzata nell’attentato alla maratona di Boston, ha riferito un agente di polizia.


Un lampo e persone in fuga
Pochi minuti fa le catene televisive americane hanno diffuso il primo video. Le immagini riprese da una telecamera di sicurezza mostrano l’attimo dello scoppio, ma l’inquadratura è stretta: si vede un lampo e persone in fuga. Gli investigatori ritengono che il congegno sia stato preparato in modo sommario, artigianale e sarebbe stato collocato in un cassonetto della spazzatura. Secondo un’altra ipotesi, invece, potrebbe essere stata lasciata in una borsa sul marciapiede. Un boato, una grande nuvola di fumo nel centro di Manhattan. Un ordigno è esploso alle 20.30 nella zona di Chelsea, tra la 23ª strada e la Sesta Avenue. Al momento il bilancio è di 29 feriti, uno in gravi condizioni. Il sindaco Bill de Blasio, arrivato sulla scena dell'esplosione, ha dichiarato che «si è trattato di un atto intenzionale, ma che allo stato attuale delle indagini non ci sono evidenze che lo colleghino al terrorismo». Un paio d'ore più tardi gli artificieri hanno trovato una seconda bomba quattro isolati più a nord, in un Dodge Caravan parcheggiato sulla 27ª strada, tra la Sesta e la Settima Avenue. Il dispositivo somiglia a una pentola a pressione simile a quella utilizzata nell'attentato alla maratona di Boston, ha riferito un agente di polizia.


Un lampo e persone in fuga
Pochi minuti fa le catene televisive americane hanno diffuso il primo video. Le immagini riprese da una telecamera di sicurezza mostrano l’attimo dello scoppio, ma l'inquadratura è stretta: si vede un lampo e persone in fuga. Gli investigatori ritengono che il congegno sia stato preparato in modo sommario, artigianale e sarebbe stato collocato in un cassonetto della spazzatura. Secondo un’altra ipotesi, invece, potrebbe essere stata lasciata in una borsa sul marciapiede.

«Una nuvola di fumo nel mezzo di un palazzo»
In un primo tempo si era pensato a una fuga di gas, ma le testimonianze raccolte e i rilievi dei vigili del fuoco, accorsi in modo massiccio, hanno escluso del tutto questa ipotesi. L’area dell'attentato, pochi isolati da Eataly e dal grattacielo Flatiron, è una delle più vitali, piena di bar, ristoranti e discoteche. Il sabato sera è frequentata soprattutto dai giovani. Racconta Filomena Soleil, una donna che abita in zona, lavora come designer e che si trovava sulla 23ª strada al momento dello scoppio: «Ero appena scesa dall’autobus e stavo entrando nel negozio di fronte a comprare una rivista. Sulla porta ho sentito un rumore fortissimo, un’esplosione. Mi sono girata e ho visto una nuvola di fumo, proprio nel mezzo di un palazzo. Non ho visto feriti, ma tante persone che cominciavano a correre nella mia direzione. Mi sono messa a correre anch’io, abbiamo girato l’angolo e ci siamo rifugiati in un ufficio di Fedex sulla Sesta Avenue. Ho avuto una paura enorme, sono ancora spaventata. Non ho sentito odore di gas e ho pensato subito a un attacco. Non so se sia terrorismo o cosa. Pochi giorni fa qui abbiamo ricordato l’11 settembre».

Il precedente della bomba in New Jersey
L'Fbi sta indagando sugli eventuali collegamenti tra l’episodio di ieri sera a New York e quello della mattina nel New Jersey, dall’altra parte del fiume Hudson. Anche in questo caso un cassonetto della spazzatura è saltato in aria, senza ferire nessuno, ma la polizia ha scoperto che la bomba sarebbe dovuta scoppiare più tardi, quando i partecipanti di una corsa amatoriale, la Seaside Semper Five, sarebbero dovuti passare proprio su quella strada.


Abitanti chiusi in casa, area isolata dalla polizia
Nella nottata la polizia ha recintato un grande rettangolo, che va dalla Quinta all’Ottava Avenue e dalla 22ª alla 28ª strada. I residenti sono rimasti nelle loro case, la metro ha continuato a funzionare e nel resto della città, a cominciare da Times Square, la vita notturna non si è mai fermata.


Obama, Clinton e Trump informati
Il presidente Barack Obama è stato informato subito dopo l'evento. Si trovava a Washington e stava parlando alla cena di gala della Congressional Black Caucus Foundation, associazione afroamericana. Era presente anche Hillary Clinton, messa al corrente dal suo staff. Donald Trump ha appreso la notizia mentre era a Colorado Springs, per la campagna elettorale. Ha commentato così: «Devo dirvi che ho saputo che una bomba è esplosa a New York prima che scendessi dall’aereo e nessuno sa esattamente che cosa stia succedendo. Ma ragazzi viviamo in un tempo... sarà meglio diventare molto duri, gente». Più cauta la candidata democratica: «Dobbiamo fare tutto il possibile per sostenere paramedici e polizia e pregare per le vittime» ha detto la Clinton, precisando poi che «è importante conoscere i fatti su incidenti di questo tipo. Penso che sia sempre saggio aspettare fino a quando non si disponga di informazioni certe prima di trarre conclusioni».