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Malati oncologici diritti e tutela

Autore: a cura dell. Avv Patrizia Cappiello | Pubblicato Giugno 2019 in Cultura

Vorrei conoscere i principali diritti del malato di tumore.
Il malato oncologico vive una condizione di fragilità che comporta particolari esigenze di tipo sociale ed economico ed è per questo che l’ordinamento prevede tutele giuridiche e benefici economici che gli consentono di continuare a vivere dignitosamente, nonostante la malattia e le terapie.
Innanzitutto va detto che il malato, se lo desidera, ha diritto di avere piena conoscenza del proprio stato di salute.
Il malato ha diritto all’esenzione dal pagamento del ticket per farmaci, visite ed esami appropriati per la cura del tumore da cui è affetto e delle eventuali complicanze, per la riabilitazione e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti. La domanda di esenzione dal pagamento del ticket deve essere presentata alla ASL territorialmente competente.
Il lavoratore malato di tumore ha il diritto di essere assegnato a mansioni adeguate alla sua capacità lavorativa, mantenendo in ogni caso il trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza, se riconosciuto portatore di handicap “grave” ha diritto di essere trasferito alla sede di lavoro più vicina possibile al proprio domicilio e non può essere trasferito senza il suo consenso. Durante i trattamenti può usufruire di forme di flessibilità per conciliare i tempi di cura con il lavoro, come ad esempio il tempo parziale, conservando il posto di lavoro e percependo un’indennità economica.
Il malato oncologico può essere riconosciuto invalido civile, le percentuali di invalidità civile per patologia oncologica sono tre:
1. - 11%: prognosi favorevole e modesta compromissione funzionale;
2. - 70%: prognosi favorevole, ma grave compromissione funzionale;
3. - 100%: prognosi sfavorevole.
L’accertamento dello stato di invalidità civile dà diritto a prestazioni assistenziali che dipendono dal grado di invalidità riconosciuto, dall’età e dal reddito: pensione di inabilità civile, assegno di invalidità civile, indennità di accompagnamento e indennità di frequenza.
La domanda per l’ottenimento dei benefici assistenziali deve essere presentata all’INPS esclusivamente per via telematica, segue la visita da parte della commissione medica ed il relativo verbale. Se è stato riconosciuto il diritto a una prestazione economica, l’INPS apre la fase di verifica amministrativa dei requisiti socio-economici e delle modalità di pagamento. Se il verbale di accertamento della Commissione Medica della ASL non riconosce totalmente o parzialmente la condizione di invalidità o la  gravità dell’handicap o la necessità dell’indennità di accompagnamento, è possibile ricorrere al Tribunale competente, sezione lavoro e previdenza, tramite un avvocato, entro e non oltre 180 giorni dalla data di ricevimento del verbale di accertamento.