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Dormire con il condizionatore acceso fa male?

Autore: a cura di S.R. | Pubblicato Agosto 2019 in Cultura

Il grande disagio provocato dalle continue ondate di caldo eccezionale ha reso le notti degli italiani sudate e insonni. Ma gli esperti avvertono: tenere acceso il condizionatore mentre si dorme non fa bene alla salute.
Una ricerca giapponese ha verificato in maniera scientifica che il getto dell’aria condizionata può alterare la qualità del sonno. Gli studiosi della Toyohashi University hanno chiesto a un gruppo di volontari di dormire con il condizionatore acceso. L’aria condizionata era stata puntata a 26 gradi con un getto d’aria praticamente impercettibile. Durante l’esperimento i ricercatori hanno monitorato la temperatura corporea dei volontari e la profondità del loro sonno usando l’elettroencefalogramma.
Sono state riscontrate delle alterazioni del sonno ogni volta che il condizionatore riprendeva a soffiare per ripristinare la temperatura impostata: i volontari tendevano ad agitarsi, aumentavano il rischio di risveglio e la frequenza cardiaca. Lo studio giapponese ha confermato dunque che il getto di aria fredda, per quanto controllato, influisce comunque sulla qualità del sonno. L’esperimento, condotto su giovani sani, fa riflettere su quali effetti ancora più evidenti si potrebbero riscontrare in soggetti più sensibili al freddo, come le donne e gli anziani.
Nelle notti in cui il caldo è veramente insopportabile e non si riesce a resistere alla tentazione di accendere l’aria condizionata per dormire, in quel caso, ma soltanto raramente, ci si può concedere un poco di fresco. L’importante è rispettare delle piccole regole suggerite dagli esperti.
Abbassare la temperatura di max 5 o 6 gradi rispetto alla temperatura esterna. Scendere al di sotto di potrebbe causare malattie da raffreddamento come: sinusiti, cefalee, dolori addominali e tutte le conseguenze disastrose di un brusco cambio di temperatura;
Proteggere le parti del corpo più delicate come collo, spalle, così da evitare dolori muscolari e disturbi ossei;
Posizionare i getti dell’aria prevalentemente verso il soffitto, evitando quindi l’esposizione diretta all’aria;
Mettere un timer al condizionatore ed evitare di lasciarlo acceso tutta la notte, così da non imbattersi in un fastidioso mal di testa, in mal di gola o in dolori muscolari al risveglio. La temperatura corporea di notte, infatti, tende ad abbassarsi e al mattino si potrebbe avvertire del malessere.
Come stabilire la temperatura corretta? - Per evitare furiose discussioni a casa ma pure in ufficio con i colleghi durante le ore di lavoro, il consiglio degli esperti è questo:
Di giorno, la temperatura esterna andrebbe divisa per due e al risultato andrebbe aggiunto dieci. Quindi, se ci sono 30 gradi, la temperatura ideale è di 25.
Di notte sarebbe meglio tenere la temperatura un po’ più alta.
Gradi giusti per ogni occasione - Esistono anche momenti particolari nei quali un colpo di freddo è anche più pericoloso.
Dopo mangiato, per esempio, un abbassamento improvviso della temperatura può causare un rallentamento della digestione o provocare addirittura una congestione.
Ulteriore accorgimento generale è quello di coprirsi ogni volta che si passa dalla calura esterna a un ambiente più freddo e ventilato evitando anche di esporsi direttamente all’aria fredda. Soprattutto se si è sudati. Schiveremo così dolori e fastidiose laringiti e tracheiti. Dolori muscolari e mal di schiena dovuto a contratture sono infatti frequenti con l’aria troppo fredda.
Il torcicollo è in agguato in auto, per chi ama viaggiare a temperature troppo basse. In questi casi, un analgesico antinfiammatorio per automedicazione può aiutarci ad affrontare la giornata.