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La Cisti di Baker

Autore: Dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Dicembre 2015 in Salute

Le cisti poplitea o anche le cisti di Baker devono il loro nome a Willliam Morrant Baker (chirurgo della seconda metà dell’800 nato in Andover città inglese nella contea di Hampshire).
Si tratta di una estroflessione anomala della borsa del (muscolo) gastrocnemio-semimembranoso oppure in misura minore di una estroflessione della membrana sinoviale articolare. In quest’ultimo caso se è presente versamento articolare (formazione di liquido nell’articolazione), aumenta la pressione all’interno della cavità, così che il liquido può infiltrarsi nella borsa con un meccanismo a valvola che consente, però, solo il passaggio del liquido verso la cisti e non il contrario.

Sintomi
Se le dimensioni sono tali da comprimere il fascio vascolo-nervoso allora si può avere una sensazione di pesantezza riferita alla zona posteriore del ginocchio fino ad arrivare ad una mancanza di sensibilità della gamba e ad una forte riduzione dell’articolarità. Essa è possibile diagnosticarla con ecografia o Risonanza magnetica.

Complicanze
Tra le possibili complicanze c’è la rottura della cisti di Baker, che se di dimensioni cospicue, può determinare una sintomatologia di compressione vascolare simile a quella della tromboflebite acuta.

Terapia
Nel caso in cui l’origine della cisti è traumatica la somministrazione di farmaci antinfiammatori e l’associazione di terapie quali la Jonoforesi può portare a guarigione.
Nel caso in cui la rottura del menisco sia la causa della cisti una semplice artroscopia con una meniscectomia mediale e lo svuotamento artroscopico della cisti si può risolvere il problema.
Quando le dimensioni della cisti sono cospicue si passa all’intervento di chirurgia tradizionale.