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Cos’è la parodontite? Come riconoscerla

Autore: dott. Salvatore Massa | Pubblicato Maggio 2017 in Salute

La gengiva insieme all’alveolo (spazio osseo dove si alloggia il dente) costituiscono il sostegno principale dei denti. La gengiva nel suo aspetto normale è di colore roseo e fa da cornice alla corona del dente.

Il tartaro irrita la gengiva, nelle prime settimane l’infiammazione è acuta, eliminando il tartaro la gengiva torna al suo stato normale. Passate alcune settimane, se non rimosso il tartaro, l’infiammazione diventa cronica. Questo fa si che l’osso alveolare che circonda il dente si riassorbe e la gengiva segue l’osso. Si ha quindi un ritiro gengivale per paradontopatia.

La paradontite oltre che per scarsa igiene pùo essere anche di causa genetica. Tra il dente e la gengiva si formano delle borse, dove si annida placca e quindi batteri. Questi punti sono veicolo di infezioni e alimentano l’avanzare della paradontite.

La paradontite se non trattata causa la perdita dei denti, anche se gli stessi sono sani. Questo succede poiché i denti perdono il loro sostegno osseo, inizialmente cominciano ad avere un leggero grado di movimento, fino ad arrivare ad un elevata mobilità che porta alla loro perdita.

I denti più a rischio sono gli incisivi inferiori, poiché normalmente si ha più accumulo di tartaro su queste zone e hanno le radici più corte. La paradontite dato che è un processo cronico, va arrestato il suo lento decorso.
Viene trattata seguendo un protocollo specifico:

  • Eliminare tartaro e placca con igiene professionale 
  • Eliminare le borse gengivali con infiltrazioni locali e rimozione dei calcoli subgengivali.

Dopo questa prima fase il paziente va seguito con più frequenza, con controlli ogni 4 mesi, per continuare la fase di mantenimento.