Chi sbaglia paga, ma chi non sbaglia paga anche di più!
Anno 2018. Un anno nuovo da avviare con le migliori intenzioni. Allontanarsi offre la possibilità di ricaricare le energie per partire e ricominciare con nuovo entusiasmo. Eccoci pronti ad affrontare le problematiche del mondo assicurativo con nuovi approfondimenti, spunti di riflessioni e con l’esame di quel che ancora c’è da cambiare per tutelare al meglio i danneggiati e gli assicurati.
Dove eravamo rimasti? A dicembre scorso si è registrata una riduzione media del costo delle polizze RC Auto del 2,8%. A fronte di questo dato apparentemente entusiasmante ce n’è un altro poco rassicurante. Infatti 1,6 milioni di assicurati nel 2018 subiranno un rialzo delle polizze in conseguenza del fatto che su di essi ricade la responsabilità di aver causato un sinistro nel 2017.
Ma vediamo cosa succede regione per regione.
L’Umbria detiene il record negativo degli assicurati che passano ad una classe più onerosa, infatti il 6.2% di essi lasceranno la classe di merito che avevano conquistato in precedenza guidando scrupolosamente.
In Liguria saranno il 5,67%, in Toscana il 5,48%, in Lazio il 5,36%, nelle Marche il 5,06%, in Lombardia il 4,84%, in Sardegna il 4,67%, in Piemonte il 4,57%, in Friuli Venezia Giulia il 4,39%, in Emilia Romagna il 4.38%, e in Abruzzo il 4,30%.
A seguire il Veneto con il 4,20%, il Trentino con il 3.64%, la Sicilia con il 3.14%, la Basilicata e la Campania si attestano al 2,76%, la Puglia al 2,45%, la Val d’Aosta al 2,20%, la Calabria all’1,66% e in ultimo il Molise all’1,53%.
La media nazionale è del 4,22%.
Nel 2017 vi è stata anche una riduzione significativa delle denunce di sinistri con responsabilità unica, sinistri che sono appunto quelli dove non vi è concorso di colpa.
Il contratto RC Auto con formula bonus malus prevede che chi causa incidenti paghi di più e chi invece non ne causa paghi di meno, ma nella realtà i veri danneggiati sono proprio i conducenti virtuosi che pur non causando incidenti, per anni e anni, vedono minime se non ridicole riduzioni delle loro polizze: è già una fortuna per loro che i costi delle polizze non siano cresciuti nell’ultimo mese del 2017, ma non possono attendersi che questo trend duri a lungo. Il pretesto per giustificare questi costi è da tempo lo stesso. Le compagnie lamentano che il numero degli incidenti in Italia, rispetto al resto d’Europa, è elevato. I numeri non dicono però questo ma soprattutto, quel che emerge è che quel poco di sconto che i bravi conducenti riescono a raggranellare viene subito annullato dagli aumenti stessi delle polizze. A conti fatti la formula bonus malus esiste solo sulla carta ma non nella realtà. Il dato evidente è che da una parte ci sono gli interessi delle compagnie che mirano ad acquisire sempre più alti profitti e dall’altra che il paravento del numero degli incidenti fa sì che i conducenti virtuosi che stanno nel mezzo, vedano vanificata la loro scrupolosità alla guida.
Insomma ancora una volta partiamo dall’osservazione dei numeri reali per comprendere come davvero stanno le cose.
FONTE luigimercurio.me
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