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Carla Agrillo: competenze e profesionalità al servizio degli altri

Autore: dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Novembre 2017 in Cultura

Carla Agrillo è da poco più di un anno presiden­te della Commissione Pari opportunità del Comune di Sorrento, il cui assessore compe­tente è Maria Teresa De Angelis, ma è soprattutto un’insegnante della scuola dell’infanzia con una quasi quarantennale esperienza sul campo. Dico soprattutto perché il lavoro nella scuola la rende particolarmente sensibile alle problematiche socia­li e alla necessità di fare della politica lo strumento di tutela dei diritti delle fasce più deboli, attraver­so attività progettuali a loro rivolte. In particolare questa estate con l’evento “Aperti per Amatrice”, nell’ambito della fortunata rassegna “Aperti per ferie” a Sorrento, in località Casarlano (quest’anno giunta alla sua undicesima edizione), la Commis­sione sorrentina si è prodigata con una raccolta fondi a favore dell’associazione “Casa delle Donne di Amatrice e frazioni”, un progetto tutto al femmi­nile, presieduto da Sonia Mascioli, per sostenere e rilanciare il tessuto sociale ed economico della cit­tà di Amatrice, ad un anno di distanza dal terribile terremoto che l’ha pesantemente devastata.
Convinta che professionalità e competenze ab­biano senso se vissute al servizio degli altri, Carla Agrillo fa suo un principio: “In tanti anni di esperien­za, ho maturato l’idea che in tutto quello che si fa, ci voglia amore, passione, buon senso nel rispetto di tutti, doni indispensabili per la crescita interiore e la riuscita degli obiettivi prefissati”.
Le chiedo: “Da cosa nasce il tuo amore per il so­ciale? Lo avevi sin dai banchi di scuola o si è acuito lavorando con i bambini?”.
“Credo sia dentro di me sin dalla nascita- ri­sponde- dato che provengo da una famiglia nume­rosa, e già all’interno delle mura domestiche, sin da piccola, ho fatto esperienza di empatia e mutuo soccorso. Il mio ritengo sia un dono di Dio”.
Le chiedo ancora: “La Carla maestra e la Carla presidente della Commissione comunale si riferi­scono agli stessi valori di base o devi adottare stili e obiettivi diversi?”.
Sorride: “La Carla ‘maestra’ e la Carla ‘presiden­te’ agisce allo stesso modo con gli stessi valori che sono quelli che mi sono stati trasmessi dai miei ge­nitori. Mia madre e mio padre, che oggi non ci sono più, mi hanno lasciato un patrimonio inestimabile di valori, una radice salda, di cui sono orgogliosa”.
Un’altra domanda, che è sia per l’insegnante che per la presidente delle pari opportunità: “In che modo la scuola può servire a lottare contro la discri­minazione sulle fasce più deboli, come la violenza di genere e il bullismo?”.
“La scuola, essendo un’agenzia educativa, deve promuovere incontri con esperti in merito, prima per conoscere, e poi combattere tutte le di­scriminazioni, come bullismo e violenza di genere, fenomeni che purtroppo dilagano sempre di più”.
Un’altra domanda riguarda la crisi dell’istitu­to familiare che stiamo vivendo: “Come ti sembra cambiato il contesto familiare in tutti questi anni di lavoro?”.
Constato che nel corso degli anni il tessuto familiare si è sempre più disgregato, e purtroppo questo male sociale colpisce in modo particolare i bambini. Questo mi addolora tantissimo”.
Incalzo: “Quali ti sembrano essere, dal tuo os­servatorio di docente della prima infanzia, i proble­mi più critici delle famiglie oggi?”.
Come docente d’infanzia, osservo molteplici difficoltà nelle famiglie di oggi, dalla mancanza di regole all’assenza dei genitori. Per fortuna che in molti casi ci sono i nonni, che svolgono un ruolo molto importante nella vita del bambino, non solo nel senso dell’affetto e del rispetto delle tradizioni, ma anche nella gestione dell’equilibrio familiare, laddove le mamme si trovano ad affrontare la sfida spesso ardua di conciliare vita lavorativa e carichi familiari”.
Per concludere, le chiedo: “Parlaci della tua esperienza quotidiana di maestra d’infanzia presso la Scuola Angelina Lauro, è vero, come si dice, che è “un’isola felice”?”.
Carla si illumina: “Io la chiamo, con la mia Diri­gente Marianna Cappiello, ‘La casa del bambino’. E’ una struttura meravigliosa, dotata di spazi adeguati allo sviluppo delle competenze fisiche, motorie e sociali del bambino. Internamente c’è un piccolo mondo, aule moderne e ariose, bagni, refettorio, cucina, laboratori musicali, aree multi-funzionali, salone, atrio. Esternamente, un giardino attrezzato con giochi per attività ludiche, orto didattico e tan­to spazio per permettere ai bambini di vivere all’aria aperta e fare esperienze salutari per una crescita sana e armoniosa in contatto con la natura”.