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Perché la musica digitale inquina?

Pubblicato Agosto 2021 in Sai Perché e Eureka

Sostituire con il digitale la plastica utilizzata per dischi in vinile, musicassette e i supporti musicali dell’era analogica, non porta benefici per l’ambiente. Secondo uno studio dell’università di Oslo e Glasgow anche la musica smaterializzata delle piattaforme on-line come per esempio YouTube o Spotify sarebbe inquinante. I ricercatori hanno considerato l’enorme calo che negli ultimi 20 anni si è registrato nell’utilizzo della plastica per la produzione di supporti musicali ma meno scontate erano le conseguenze della memorizzazione e distribuzione dei brani musicali digitalizzati che contribuirebbero ad un costante incremento delle emissioni di gas serra, considerando il comparto complessivamente e negli Stati Uniti. E’ qui infatti che sono concentrate le server factory dove i file audio vengono archiviati e distribuiti ogni giorno per miliardi di ascolti. La causa dell’inquinamento è dunque quell’enorme quantità di energia elettrica necessaria ad alimentare questo streaming on-line. Se è vero che l’utilizzo della plastica nel settore discografico statunitense si è ridotto da 61 milioni di kg 8 milioni fra il 2000 e il 2016 le emissioni di gas serra sarebbero passati dalla equivalente di 140 milioni di kg del 1977 fino a 157 milioni nel 2000.