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Che cos’è il diastema?

Autore: a cura del dott. Giuseppe Di Maio | Pubblicato Maggio 2019 in Salute

Conosciuto anche come “finestrella”, il diastema si manifesta solitamene tra i 2 incisivi centrali che a seconda dei gusti e della gravità dona simpatia al sorriso o ne peggiora l’estetica.
Cause
Sono diverse le cause alla base del diastema. Il più delle volte si verifica in presenza di un rapporto sproporzionato tra la dimensione dei denti e della mascella, quando i denti non riescono ad occupare tutto lo spazio disponibile nell’arcata dentaria. Per questa ragione, si crea uno spazio tra denti contigui.
Un’altra ipotesi potrebbe verificarsi quando c’è un anomalia nello spessore e nella lunghezza del frenulo gengivale che presentandosi molto pronunciato e con un’attaccatura molto bassa può ostacolare la tendenza all’avvicinamento spontaneo degli elementi dentali (incisivi).
Generalmente il diastema è un disturbo prettamente estetico, ma in alcune circostanze può costituire un potenziale danno parodontale nella zona incisiva procurando traumi alla papilla interdentale e l’insorgenza di una gengivite evolutiva.
Trattamento
Spetta al dentista decidere come procedere dinanzi ad un diastema. Le opzioni sono:
Quando il solco tra i due incisivi non crea disagio al paziente, l’opzione migliore è quella di conservare il diastema così com’è.
Per allineare i denti dei pazienti più giovani si può intervenire con un trattamento ortodontico applicando sui denti un apparecchio fisso o mobile. Ildiastema può richiudersi dopo 6 mesi-2 anni.
I diastemi che superano il millimetro di larghezza possono essere “riempiti” con le faccette in ceramica/porcellana cioè sottili lamine che vengono letteralmente incollate sulla superficie esterna dei denti. Questo intervento amplifica la dimensione dei denti, rendendoli visibilmente più grandi in modo da riempire il solco.