Bambini: Punture accidentali con siringhe abbandonate
Arrivano finalmente le belle giornate, e con loro la possibilità di portare i bambini a giocare all’aria aperta, in spiaggia, al parco, in campagna. Tra gli incidenti più insidiosi che possono capitare, l’eventualità che possano pungersi accidentalmente con un ago da siringa trovato sul terreno o nella sabbia. Spesso è difficile verificare se ci sia materiale ematico che contamina l’ago o la siringa. L’evento genera sempre preoccupazione perché l’ago o la siringa abbandonati possono provenire presumibilmente da utilizzatore di droghe iniettive, ed esporre in teoria il bambino al rischio di infezioni trasmesse per contatto ematico, come il virus dell’immunodeficienza umana (AIDS) o i virus epatitici B e C (HBV e HCV), oltre al tetano, benchè si tratti di un rischio molto basso. In realtà, il virus dell’AIDS ha una bassissima resistenza nell’ambiente e, ad oggi, non è stata mai segnalato nessun caso di infezione da HIV trasmessa da ago abbandonato. Il virus dell’epatite B è il più resistente fra i patogeni a trasmissione ematica, potendo sopravvivere sulle superfici a temperatura ambiente per circa 7 giorni, ma per fortuna tutti i bambini sono vaccinati col calendario-base dal primo anno di vita, così come per il tetano. Il virus dell’epatite C è più labile, potendo sopravvivere nell’ambiente fino a un massimo di 16-23 ore, inoltre la trasmissione dell’infezione attraverso materiale abbandonato è molto rara. Oltre a disinfettare la ferita e controllare la copertura vaccinale del bambino per tetano ed epatite B, nel sospetto si devono effettuare esami per HIV, HBV e HCV, da ripetere dopo 6 settimane, 12 settimane e 6 mesi.
Il problema è che con la diffusione dei movimenti anti-vaccinazione, sempre più frequentemente ci sono bambini scoperti dal tetano e l’epatite B. Nel caso in cui il bambino non sia in regola col calendario vaccinale, conviene effettuare al più presto le vaccinazioni per tetano ed epatite B (meglio entro 24 ore). Le immunoglobuline anti-HBV vanno fatte solo in soggetto non coperto dalla vaccinazione esposto a sangue di persona notoriamente portatrice di infezione. Per quanto riguarda la profilassi per il tetano, essendo le ferite da ago solitamente minori e pulite, le immunoglobuline specifiche non dovrebbero essere somministrate di routine. Ovviamente sarebbe auspicabile che fossero messi in atto programmi specifici per il mantenimento di condizioni igieniche ottimali negli spazi pubblici frequentati da bambini.
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