LA REGOLAZIONE EMOTIVA: COS’È?
Le emozioni sono indispensabili per la vita, ognuna ha uno scopo preciso ad esempio: la paura spinge ad evitare possibili pericoli.
Oggi, però molte persone si sentono sopraffatte dalle emozioni, come se non fossero in grado di gestirle. Le teorie dei primi del ‘900 sostenevano l’importanza di rilasciare le emozioni represse per poter ripristinare l’equilibrio emotivo. Dati più recenti mostrano invece che è determinante la “regolazione emotiva” e non un “rilascio” incontrollato di emozioni.
La regolazione emotiva è la capacità di riconoscere le proprie emozioni e di modularne l’intensità e l’espressione. Molto spesso quando si vive un’esperienza stressante le emozioni si intensificano, queste a loro volta generano più stress e un progressivo aumento di altre emozioni. Se non si adottano modalità di regolazione con le quali si fronteggiano le situazioni stressanti, emozioni come ansia, rabbia o tristezza potrebbero intensificarsi sempre di più dando inizio ad una vera e propria escaletion emotiva.
Uno dei presupposti della regolazione emotiva è che qualunque sia la situazione, è il significato che le viene assegnato a determinare l’ emozione connessa. Qualora il significato assegnato a quella situazione cambiasse, allora anche l’emozione connessa cambierebbe, in un rapporto circolare tra pensiero ed emozione.
La regolazione emotiva include qualsiasi strategia di autoregolazione utile a gestire emozioni troppo intense per moderare l’intensità delle emozioni per mantenerle entro un determinato livello gestibile.
Alcuni studi hanno dimostrato che ci sono diverse tecniche da adottare che possono dare esiti positivi:
Accettazione: avere un atteggiamento di accoglienza della propria emozione e non di ostilità e giudizio. Mettersi in ascolto delle proprie emozioni, riconoscendole come parti inalienabili di noi.
Ristrutturazione cognitiva: rivalutare la situazione modificando l’attribuzione di significato. Provare a spiegare l’evento attraverso un diverso significato per modificare anche l’emozione che ne deriva.
Problem-solving: un tentativo concreto di modificare la situazione spiacevole.
Non c’è una strategia più efficace di un’altra, ogni persona può utilizzarne una o più, l’importante è riuscire a mantenere un buon equilibrio emozionale.
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