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Acufene Quel fastidioso 'rumore' all’orecchio…

Autore: a cura della dott.ssa Tea Maione | Pubblicato Ottobre 2021 in Salute

Lo sapevate che l’ottanta per cento delle persone che lamentano acufeni sono anche ipoacusiche?
Quel fastidioso ronzio:
L’acufene... quattro persone che soffrono di acufeni su cinque hanno anche una perdita dell’udito. Probabilmente la maggior parte degli ipoacusici sono anche acufenici. L’acufene è una reazione a catena di percezione, emozione e attenzione, che coinvolge processi sia a livello auricolare che a livello celebrale. Lo stress causato da una ipoacusia, spesso, e associato a questi rumori sentiti nell’orecchio (intinnii, ronzii, scrosci etc etc...). Gli apparecchi acustici permettono a queste persone di percepire meglio i suoni esterni. Maggiore è l’input esterno ricevuto, minore sarà la percezione degli acufeni di sottofondo, che quindi saranno meno dominanti. Pazienti che possono sentire comprendere meglio grazie gli apparecchi acustici, spesso subiscono minore stress e sono meno influenzati dagli acufeni. Il primo aiuto ad un paziente affetto da acufeni e di sottoporlo ad una valutazione professionale dell’udito.
Lo sapevate che esiste una forte connessione tra diabete ed ipoacusia?
Gli studi confermano che un numero doppio di adulti diabetici soffrono di ipoacusia rispetto ad adulti non diabetici. L’ipoacusia connessa al diabete influisce sulle frequenze del parlato ed è più pronunciata sulle frequenze acute. Spesso, il diabete associato all’ipoacusia può causare danni ai tessuti, ai nervi, ed ai vasi sanguigni. Molte volte le persone riconducono la loro ipoacusia al processo di invecchiamento, senza realizzare che può essere effettivamente causata dal diabete o persino da una forma latente di diabete. Alcune ricerche evidenziano che i bambini affetti da diabete di tipo 1 è più probabile che vadano incontro all’ipoacusia molto presto. Consiglio quindi caldamente ai pazienti diabetici di controllare regolarmente il proprio udito. Più tempestivamente viene trattata l’ipoacusia, meglio si conserverà l’udito.
Lo sapevate che un’ipoacusia anche lievissima può impedire i bambini di sviluppare correttamente il linguaggio?
Capire com’è l’udito di un bambino va oltre il suo audiogramma per lieve che possa risultare, anche una lieve perdita uditiva può compromettere la qualità di vita del bambino e dei suoi familiari. Con i protocolli universale di screening neonatale, la presenza di un’eventuale perdita uditiva viene diagnosticata già al primo mese di vita del bambino. Lo sviluppo del linguaggio verbale dipende da un continuativo accesso alla comunicazione. Come una qualsiasi altra parte del corpo in crescita, il sistema uditivo si sviluppa grazie ad una stimolazione continuativa nel tempo. Consiglio di effettuare screening per l’udito specifici all’età, ai vostri bambini, come per la vista o la postura e quant’altro. La prevenzione in età pediatrica è fondamentale.

Dott. Tea Maione
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