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Gemelli, che passione!

Autore: a cura del dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Maggio 2021 in Salute

Nel mondo è boom di gemelli: ogni anno, nel mondo, secondo uno studio sulla rivista Human Reproduction, ne nascono 1,6 milioni: un neonato ogni 42 è un gemello. Si tratta di un vero e proprio record: sono i numeri più alti degli ultimi 40 anni. Finora, si stimava che la nascita gemellare interessasse circa 1 su 80 gravidanze. Diffusione delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita e aumento dell’età media delle donne al primo figlio sono tra le principali motivazioni dell’incremento di gravidanze gemellari. Anche il numero di gravidanze precedenti aumenta la probabilità di concepimento gemellare. Secondo alcuni studi epidemiologici, madri di maggiore peso e altezza, consumi di proteine animali, gravidanze intraprese durante l’allattamento hanno più probabilità di concepire gemelli.
I rischi collegati al parto gemellare aumentano all’aumentare del numero di gemelli. Tra i più frequenti, nascita prematura o sottopeso, malformazioni congenite, trauma da parto, ittero per i bambini e diabete gestazionale, gestosi, distocia del parto, anemia per la madre.
I gemelli possono essere “monozigoti” o “monovulari”, se originano dalla suddivisione dell’unico zigote (la cellula uovo fecondata da uno spermatozoo) in due individui identici (1/3 dei casi di gemellarità), e “dizigoti” o “biovulari”, se sono due zigoti indipendenti (anche di sesso diverso), frutto della fecondazione di due diverse cellule-uovo da parte di due differenti spermatozoi, come semplici fratelli sviluppatisi però nella stessa gravidanza (2/3 dei casi). I gemelli monovulari possono condividere la stessa placenta (gemelli monocoriali), o possono svilupparsi in due placente distinte (gemelli bicoriali). Il loro patrimonio genetico è uguale al 100%. I gemelli identici sono preziosi negli studi scientifici, perché permettono di valutare gli effetti di stimoli ambientali diversi sul genotipo che è uguale.
Il 90% delle gravidanze multiple sono bigemine. Il massimo numero di gemelli noto nella specie umana è 9. La predisposizione ad avere gravidanze gemellari si eredita geneticamente, come documentano la ricorrenza in alcune famiglie e in determinate etnie, es. in Africa i parti gemellari sono 4 volte più frequenti. Sono state individuate due varianti genetiche che interessano la linea materna e predispongono al rilascio di più ovociti simultaneamente e quindi alla nascita di gemelli dizigoti. Non ci sono invece prove dagli studi che ci sia il famoso “salto di una generazione” delle gravidanze gemellari.
I gemelli affascinano anche dal punto di vista psicologico. Il loro legame ha qualcosa di affascinante e misterioso. Soprattutto i gemelli monozigoti sono stati oggetto di molte ricerche per capire i sentimenti di fusione, specularità, sintonia, connessione, alleanza, complicità, ma anche prigionia, dipendenza, conflittualità, condizionamento, competizione, ambivalenza (amore-odio) che possono sperimentare. È comune che il conflitto tra gemelli scoppi in età adolescenziale, quando occorre il processo di separazione, che è alla base della individuazione di sé. Uno degli aspetti più curiosi tra i gemelli sono le doti extrasensoriali e gli episodi di telepatia reciproca. È descritto infatti che i gemelli, soprattutto omozigoti, manifestano un legame mentale così forte che sfocia in facoltà speciali, come percezioni di pensieri, sensazioni fisiche o pericoli provati dal proprio gemello. Spesso accade che i gemelli terminano le reciproche frasi a vicenda, quasi che il loro pensiero fosse all’unisono. Sono riportate storie su gemelli separati alla nascita che, pur non conoscendosi, hanno vissuto vite molto simili, dato gli stessi nomi ai figli, svolto gli stessi lavori, manifestato interessi e gusti uguali.
Concludo con questi bellissimi versi sui gemelli di William Shakespeare: “Noi due insieme/ come doppie ciliegie siam cresciute/ divise in apparenza, però unite/ nella separazione: belle bacche/ nate entrambe su un ramo, in apparenza/ corpi distinti, però un solo cuore/ come i colori su uno stesso stemma”.