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Allerta Meningite in Toscana

Autore: Dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Aprile 2016 in Salute

Fa tremare tutta l’Italia l’epidemia di meningite in corso da un anno in Toscana: si tratta di un ceppo particolarmente aggressivo di meningococco di tipo C, che nel 2015 ha provocato 42 casi con 10 morti, e da gennaio 2016 già 10 casi e 4 decessi. Il meningococco (Neisseria meningitidis) è un batterio che può causare setticemia e meningite, la temibile infezione delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Può colpire qualunque età, ma la malattia invasiva da meningococco è più diffusa sotto i cinque anni e in particolare sotto l’anno di età, e tra gli 11 e i 21 anni. Non è una malattia molto diffusa, tuttavia si tratta di un’infezione severa, con una rapida evoluzione, una mortalità del 10- 15%, e un rischio dell’11-19% di complicanze a lungo termine come ritardo mentale, epilessia, sordità, disturbi visivi. Una tempestiva diagnosi e un aggressivo intervento terapeutico possono essere determinanti. Esistono vari gruppi o sierotipi di meningococchi, ma solo 5, cioè A, B, C, W135 e Y, sono responsabili della malattia meningococcica invasiva. I sierotipi che circolano più di frequente in Italia e in Europa sono B e C, mentre in Asia e Africa è più diffuso il tipo A e negli Stati Uniti si trovano anche W135 e Y. La malattia è diffusa dalla presenza di portatori sani nella popolazione. Lo stato di portatore è una condizione molto rara nei bambini di età inferiore ai 10 anni, mentre può interessare circa il 10-15% della popolazione generale. L’affollamento, l’esposizione al fumo e le infezioni virali agiscono come fattori favorenti riducendo la funzionalità della mucosa respiratoria come barriera all’invasione da parte di Neisseria meningitidis. Per questo le infezioni sono comuni ogni anno casi a margine dell’epidemia di influenza stagionale. La trasmissione del meningococco richiede un contatto stretto ed il rischio aumenta per i contatti nell’ambito di comunità chiuse e affollate quali asili, scuole, collegi, discoteche, caserme. L’incubazione della malattia dura 1-10 giorni, solitamente meno di 4 giorni. I pazienti sono considerati contagiosi fino a 24 ore dopo l’inizio del trattamento antibiotico efficace. Se c’è un caso di meningite o sepsi menincococcica, è importante trattare con antibiotico specifico le persone che sono state a stretto contatto, per evitare che possano diffondere il germe.

La profilassi deve essere attuata con rifampicina per via orale mattina e sera per 2 giorni, o ceftriaxone (125 mg sotto i 15 anni e 250 mg sopra i 15 anni) per via intramuscolare, in dose singola o, nei soggetti adulti, ciprofloxacina (500 mg) per os in singola dose. I contatti stretti sono rappresentati da: conviventi, che risiedono con il caso indice o che abbiano mangiato o dormito frequentemente nella sua stessa abitazione; contatti scolastici (stessa classe) nei 7 giorni precedenti; esposizione diretta alle secrezioni del paziente attraverso baci, condivisione dello spazzolino da denti, posate, respirazione bocca-bocca nei 7 giorni prima della comparsa di malattia; passeggeri seduti accanto al caso indice durante voli aerei di durata superiore alle 8 ore. La chemioprofilassi non è raccomandata nei contatti casuali che non siano stati esposti alle secrezioni orali del paziente affetto, o nei contatti indiretti (contatto con un contatto ad alto rischio), o nel personale sanitario che non sia stato a contatto diretto con le secrezioni orali del paziente. L’arma più importante contro le infezioni da meningococco resta il vaccino. Le autorità sanitarie in Toscana hanno intrapreso una importante campagna vaccinale, che offre il vaccino gratuitamente a gran parte della popolazione toscana. Contro il meningococco sono disponibili tre vaccini: anti-meningococco B, anti-meningococco C e tetravalente contro i sierotipi A,C,W135,Y. Il Piano nazionale vaccini 2012-2014 (l’ultimo in vigore) prevede la somministrazione del vaccino anti-Meningococco C a tutti i bambini di età compresa tra 13 e 15 mesi, e agli adolescenti non precedentemente immunizzati. È anche possibile anticipare la vaccinazione, in soggetti a più alto rischio, con tre dosi a 3, 5 e 11 mesi. Sopra i 12 mesi, invece, è sufficiente una dose singola. Il vaccino tetravalente antimeningococco A, C, W 135, Y è raccomandato in Italia prevalentemente per i viaggiatori che si recano in Paesi dove sono presenti tali sierotipi di meningococco, ma nel prossimo piano vaccinale sarà possibile utilizzarlo per l’immunizzazione contro il meningococco C. Il vaccino contro il meningococco B, disponibile dal 2013 e per questo non ancora incluso nel piano vaccinale 2012-2014, sarà presente nel nuovo Piano nazionale vaccini 2016-2018, che attente ancora l ’ approvazione definitiva del Ministero dell’economia. Si può fare a partire dai 2 mesi, in concomitanza con gli altri vaccini previsti nel calendario vaccinale.